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Real Time Marketing: una strategia "situazionale" - Haku Communication

Il tono sempre dissacrante e “politicamente scorretto” di Taffo©️; Oreo©️ che tranquillizza gli spettatori del Super Bowl del 2013, durante un black out durato quasi 35 minuti, twittando: “Luci spente? Nessun problema! Puoi inzuppare anche al buio”; Twingo©️ e Casio©️ che non “le mandano a dire” a Shakira dopo che lei le ha citate nel suo singolo “Music Session #35” per sminuire ex marito e nuova compagna…
Tutti questi sono riuscitissimi esempi di Real Time Marketing, una delle tante strategie adottate dai brand per far parlare di sé. Nell’articolo che segue vedremo di cosa si tratta e perché le aziende non dovrebbero sottovalutarlo.

Cos’è il Real Time Marketing?

Il Real Time Marketing (o Instant Marketing) è una strategia comunicativa e commerciale messa in campo da brand e aziende, che consiste nel rispondere prontamente a eventi o stimoli esterni, attraverso azioni di web marketing on the fly, per inserirsi nel flusso delle conversazioni e risultare agli occhi del pubblico (di potenziali clienti) sempre presenti e aggiornate, in altre parole, “sul pezzo”. Questo tipo di approccio al mercato ha un carattere fortemente “situazionale”: gioca, infatti, sulla reattività delle aziende a notizie “dell’ultim’ora” che diventano presto virali, o sulla loro proattività verso eventi politici, culturali, mondani, religiosi e sportivi che via via compaiono sul calendario – siano essi di portata locale, nazionale o internazionale. Ma quali caratteristiche deve avere il RTM per essere tale? Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.

Caratteristiche e tipologie di Instant Marketing

Optare per una strategia di Real Time Marketing significa legare la propria comunicazione a un tema, ma per far sì che un’operazione di questo tipo si configuri come “istantanea” e faccia ottenere all’azienda i vantaggi che analizzeremo più avanti, deve essere:

Gli aspetti individuati finora sono realizzabili grazie ad azioni di continuo monitoraggio su attualità, cronaca e, in generale, su tutto ciò che anche per poco diventa virale. Tutto può essere un’opportunità purché la si sappia sfruttare con una risposta brillante.
Per questo motivo – avvalendoci del grafico stilato da Altimeter, compagnia americana di consulenza aziendale – possiamo distinguere, sulla base della pianificabilità dell’evento (non pianificato/non pianificabile; pianificato/pianificabile) e dell’attitudine alla risposta del brand (reattiva; proattiva), due tipologie di Real Time Marketing:

  1. Non pianificato – reattivo: è il RTM che reagisce prontamente a eventi che non possono essere previsti, come breaking news e interazioni con gli utenti scaturite da una loro suggestione, che apre il dibattito on line.
  2. Pianificato – proattivo: è il RTM che si prepara a eventi prevedibili e per questo programmabili all’interno del proprio piano editoriale, come quelli aziendali (lancio di un nuovo prodotto o di una nuova partnership), quelli anticipati (Natale, Mondiali di calcio, Notte degli Oscar, Festival di Sanremo) o locali (elezioni amministrative, celebrazione di un Santo Patrono).

Perché fare Instant Marketing? I vantaggi per l’azienda

Una volta presentate le principali caratteristiche del RTM e i criteri attraverso cui classificarlo, vediamo concretamente per quali motivi un’azienda dovrebbe investire su strategie comunicative e commerciali “in tempo reale”. Innanzitutto, a causa dell’interazione continua tra “mondo reale” e “mondo virtuale” a cui i social media ci hanno abituati, gli utenti si aspettano sempre di più che i brand “dicano la loro” o prendano posizione su tematiche sociali, politiche e culturali, e molti di essi ammettono di essere influenzati nelle loro scelte di acquisto dal tipo di risposta data. Non si tratta, però, soltanto di “sopravvivenza” o di evitare di perdere di una fetta di mercato: i vantaggi per le aziende sono molteplici e non solo in termini di ritorno di immagine, che chiaramente, se non accompagnato da altri obiettivi, non vale nessuno sforzo di investimento. Eccone alcuni:

Alcune raccomandazioni

“Voler esserci” per forza, non è sempre una strategia vincente. È bene chiedersi sempre cosa crei valore per il proprio target di riferimento, assicurarsi che un tema sia effettivamente rilevante per la propria audience, restare all’interno del proprio campo d’azione. È più efficace restare credibili, autentici, fedeli all’immagine che si è veicolata di sé, piuttosto che dire a tutti i costi la propria su tutti gli hot topics del momento, per il gusto di dire “ci siamo anche noi”. Per la stessa ragione, anche la creatività – per quanto essenziale – va dosata: sì a sbizzarrirsi con la fantasia, ma senza perdere di vista la natura del marchio e la sua personalità. Ultima raccomandazione, ma non meno importante: evitare di fare Real Time Marketing su notizie negative o spiacevoli. Questo potrebbe portare a vere e proprie crisi aziendali, oltre che a shitstorm e a perdite economiche.

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