Il Metaverso è un universo digitale a cui possiamo accedere tramite visori 3D: un mondo immersivo che sfrutta la realtà virtuale e la realtà aumentata insieme.
A maggio siamo stati invitati all’evento organizzato da Youfm rete d’impresa proprio sul tema del Metaverso che ci ha permesso di ampliare la nostra panoramica sui rischi e le possibilità del Metaverso, grazie agli interventi degli oratori.
Oggi vogliamo fare un po’ di chiarezza sul tema a partire dalla sua origine perché siamo spesso sommersi da informazioni contrastanti e confusionarie che associano erroneamente Metaverso, ChatGPT e intelligenza artificiale come se fossero tutte la stessa cosa.
Quindi, questo mese ci occupiamo del Metaverso dalle sue origini e alle possibilità del futuro.
Le origini del Metaverso
Metaverso è una parola che oggi ci sembra nuova, in realtà viene dalla fantascienza, in particolare dalla letteratura cyberpunk.
Fu Neal Stephenson con il suo romanzo Snow crash del 1992 a inventare questo concetto, come ci spiega la professoressa Elena Lamberti dell’Università di Bologna.
Per Stephenson, il Metaverso era un mondo tridimensionale in cui le persone potevano interagire tra loro attraverso il loro avatar.
Lo stesso autore ha affermato che il Metaverso di cui si parla oggi, apparentemente rose e fiori, nasce da un’idea di mondo distopico.
Secondo Stephenson, perché abbia successo, è necessaria una regolamentazione, non solo ci dice anche che, secondo lui, servirebbe un unico Metaverso aperto in cui si può essere creativi e liberi, come si può leggere nell’articolo di Wired.
Metaverso di ieri VS Metaverso di oggi
Il Metaverso di Snow Crash è diverso dal Metaverso del 2023 con le nuove tecnologie che permettono una realtà altamente immersiva.
Se il Metaverso di Stephenson indicava e sottolineava “qualcosa di altro da me”, in cui era comunque possibile riconoscere la separazione tra realtà e mondo virtuale, oggi le cose sembrano diverse.
Grazie a potenti visori 3D, che presto si trasformeranno in semplici occhiali, e i mezzi tecnologici avanzati diventa complesso distinguere la finzione dalla realtà, soprattutto perché si possono fare delle cose nel Metaverso che hanno risvolti nella vita reale come parlare con i colleghi e fare delle videocall.
Realtà virtuale e realtà aumentata, alla base del Metaverso, hanno infatti la caratteristica non solo di farci immergere in un mondo altro che simula il nostro, ma anche di dotarci di “protesi”, quindi capacità che nella vita normale non avremmo mai: comodamente dal nostro divano possiamo vagare per città, uffici e tanto altro, qualcosa che si può fare solo grazie al visore.
Il rischio, quindi, è perdersi e non avere più la sensazione di “qualcosa di altro da me”, ma “qualcosa che è proprio come me”. È un rischio perché potrebbe farci perdere la cognizione della realtà e farci provare delle sensazioni che non vorremmo.
Il futuro del Metaverso
Il Metaverso è sempre più reale e le grandi aziende se ne stanno accorgendo cercando di essere le prime a sfruttarlo e a implementarlo, primo tra tutti Mark Zuckerberg che ha cambiato il nome di Facebook in Meta.
È tutto ancora in via sperimentale ma i cambiamenti per le aziende iniziano ad essere sempre più concreti. Ci sono già esperimenti di vita aziendale nel Metaverso in cui si usa per i meeting, le call di lavoro o delle riunioni.
Chi lo prova difficilmente vuole tornare indietro, ci ha raccontato all’evento di Youfm Massimiliano Nicolini ricercatore di VRO e membro del Metaverse Standard Forum.
L’esperto ci ha illustrato come il Metaverso sia in via sperimentale anche in altri ambiti tra cui
quello della sanità che comprende i reparti di oncologia pediatrica e le case di riposo per anziani.
Grazie ai visori i bambini hanno potuto assistere a partite di calcio come se fossero davvero allo stadio senza alcun rischio di farsi male e in un ambiente protetto quale l’ospedale.
Gli anziani delle RSA hanno potuto fare gite in diverse città come Venezia, in cui alcuni negozianti hanno acconsentito di entrare nel Metaverso e grazie a cui le persone hanno potuto pure fare shopping facendosi spedire il pacco direttamente nella struttura in cui abitano.
Questo dimostra le grandi potenzialità del Metaverso anche per persone che apparentemente non sembrano in target.
Gli anziani, infatti, al contrario di come si pensa, riescono benissimo a usare i visori e a muoversi nel Metaverso, anche meglio dei più giovani perché sono più abituati a usare le mani e rispondono meglio a questa tecnologia rispetto che allo smartphone.
Infine, il Metaverso sarà certamente un alleato per la scienza: realtà aumentata e virtuale permettono agli scienziati di svolgere i loro esperimenti come se fossero nel mondo reale, ma con il vantaggio di restare in un ambiente controllato quale il laboratorio.
Non solo rose e fiori: i rischi del Metaverso
La giornalista Nicoletta Prandi, specializzata nella divulgazione dell’impatto sociale dell’intelligenza artificiale, ci ricorda che il Metaverso comporta anche dei rischi se non correttamente regolamentato.
La capacità immersiva del Metaverso, infatti, permette di provare sensazioni forti proprio come se le stessimo vivendo nel mondo reale.
Questo ha portato, in alcuni casi, di subire delle violenze vere e proprie e, quindi, dei traumi maggiori rispetto alle “semplici” molestie online, pur sempre sbagliate.
Non solo violenze nei confronti delle donne, ma anche tentativi di adescamenti minorili da parte di adulti a causa degli scarsi controlli. Quest’ultimo aspetto è legato anche alle possibilità di riciclaggio di denaro.
Ecco perché, come per qualunque innovazione, prima che inizi a far parte delle nostre vite, sono necessarie verifiche ed esperimenti affinché anche il Metaverso sia un luogo sicuro.
Conclusioni: attenzione e apertura mentale
Il Metaverso è qualcosa che sta già accadendo ed è inevitabile. È importante informarsi e non avere opinioni estreme, né per la troppa euforia, né per allarmismi vari.
Conoscere i rischi e pretendere che venga sviluppato un ambiente normato e sicuro è un diritto, ma bisogna anche restare aperti alle possibilità del futuro offerte dal Metaverso perché potrebbe rivoluzionare ambiti come la scienza e la sanità, permettendo di migliorare la vita di persone in difficoltà.
In questo scenario sempre in evoluzione, gli imprenditori e le aziende devono avere sempre la capacità di restare al passo con l’avanzamento digitale, soprattutto se di questa portata.
Essere presenti nei nuovi canali e saper sfruttare i nuovi mezzi tecnologici è fondamentale per non perdere colpi: chi gioca d’anticipo oggi sarà avvantaggiato in futuro.
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